Scoperta casa a luci rosse a Giulianova, gestita da una cinese: carabinieri insospettiti dalla fila di clienti

GIULIANOVA – Una casa d’appuntamenti, gestita da una maitresse cinese che faceva prostituire connazionali venute in Italia per fare le badanti e che per ripagare le spese di viaggio erano costrette a fare sesso con i clienti, è stata scoperta dai carabinieri della compagnia di Giulianova, diretti dal maggiore Domenico Calore. Al momento dell’irruzione nella casa, che si trova a poche centinaia di metri dalla caserma, oltre alla tenutaria, c’era una donna di 54 anni intenta ad un rapporto sessuale con un cliente. I locali dove le donne orientali si prostituivano era non in pessime condizioni igieniche, con due materassi gettati a terra e profilattici un pò dappertutto, usati e non. I militari hanno sequestrato alla donna, un 47enne, la somma di 500 euro in contanti e cinque cellulari, tra cui quello con il numero che veniva pubblicizzato su un sito Internet e attraverso il quale i frequentatori prendevano appuntamento. A indirizzare gli investigatori verso il domicilio dove veniva gestita l’attività di prostituzione è stato il sospetto andirivieni di uomini di tute le età, che suonavano allo stesso portone dove era risaputo vivere una comunità cinese. A quanto si è appreso, le prostitute erano costretta in casa tutto il giorno, ad esse era vietato uscire anche soltanto per brevi momenti per ottemperare ad esigenze personali: ad essere, come gli acquisti per il vitto, provvedeva personalmente la tenutaria, che voleva così evitare che le donne attirassero le attenzioni del vicinato. Dopo le formalità di rito, alla donna è stata notificata la misura cautelare personale del divieto di dimora nel comune di Giulianova, emessa dal Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Teramo, perfavoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.